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Immagine del redattoreLUCA D'AGOSTINI

Capodanno in Russia

In questo articolo vi parlerò del Capodanno in Russia.

L'inizio dell'anno dal 1° gennaio fu stabilito da Giulio Cesare nel 46 a.C. Nell'antica Roma, questa giornata era dedicata a Giano, il dio della scelta, delle porte e di tutti gli inizi. Il mese di gennaio ha ricevuto il suo nome in onore del dio Giano, che è stato ritratto con due volti: uno guardava in avanti e l'altro guardava indietro.

La maggior parte dei paesi celebra il nuovo anno il 1° gennaio, il primo giorno dell'anno secondo il calendario Gregoriano. Ma vi sono anche paesi che lo festeggiano in altre date. In Cina per esempio il capodanno cinese cade in uno dei giorni tra il 21 gennaio e il 21 febbraio. In Iran il 21 o il 22 marzo. In Bangladesh il 14 aprile. In Israele il capodanno ebraico (Rosh Hashanah) si festeggia 163 giorni dopo “Pesach”, la festa che celebra l'esodo dall'Egitto. Il che vuol dire che il capodanno ebraico cade quindi tra il 5 settembre ed il 5 ottobre.

In Russia, fino al XV secolo, il nuovo anno non iniziava dal 1° gennaio ma dal 1° marzo, come nell'antica Roma repubblicana. Dal 1492, secondo il calendario Giuliano adottato dalla Chiesa Ortodossa, la data ufficiale del capodanno divenne il 1° settembre. Dal 1700 con il decreto dello Zar Pietro I il nuovo anno in Russia cominciò ad essere celebrato, come in altri paesi europei, il 1° gennaio (ma, a differenza dei paesi europei, secondo il calendario Giuliano). Solo però con la Legge del 2 giugno 1897 "Sulla durata e la distribuzione dell'orario di lavoro negli stabilimenti della fabbrica e dell'industria mineraria" il 1° gennaio divenne un giorno non lavorativo. Dal 1919, la festa di Capodanno in Russia cominciò ad essere celebrata secondo il calendario Gregoriano e quindi iniziò a coincidere con lo stesso giorno degli altri paesi europei. Dal 1930 al 1947, il 1° gennaio in Unione Sovietica è stata una giornata lavorativa ordinaria. Solo con il decreto del 23 dicembre 1947 del Presidium del Soviet Supremo dell'URSS, il 1 ° gennaio divenne un giorno non lavorativo. La Legge del 25 settembre 1992 stabilì che nella Federazione Russa anche il 2 gennaio era anche un giorno non lavorativo. Dal 2013, secondo gli emendamenti del 23 aprile 2012 all'articolo 112 del Codice del Lavoro della Federazione Russa, il 6 e l'8 gennaio sono stati aggiunti alle vacanze di Capodanno.

Quella di Capodanno in Russia è una ricorrenza speciale. È considerato di gran lunga la festa più importante dell'anno e ad essa sono associati numerosi rituali. Molti di questi rituali sono tipicamente russi e si differenziano dalle consuetudini del resto del mondo. Scopriamo le caratteristiche ed i rituali di questa festa.

In Occidente a Natale esiste la figura di Babbo Natale o Santa Klaus mentre in Russia esiste la figura di Ded Moroz (Nonno Gelo) e la sua fedele assistente, la nipotina Sneguročka (Fanciulla di Neve). Ded Moroz è vestito di rosso, ma con un lungo cappotto bordato di pelliccia bianca e l'immancabile cappello, mentre Sneguročkaindossa un vestito blu, trapunto di stelle e rifinito anch'esso con la pelliccia bianca.

Ded Moroz risiede vicino alla città Velikij Ustyug, nella regione di Vologda, mentre di Sneguročka si dice che viva a Kostroma, sulle rive del Volga.

Dato che in Russia viene prima il Capodanno e poi il Natale è quindi già da prima di Capodanno che Ded Moroz e Sneguročka si mostrano chiaramente in pubblico, partecipando anche ai festeggiamenti di Capodanno, per consegnare di persona i regali. Ricordate infatti che in Russia i regali si pongono sotto l'albero ma vengono scambiati la notte di Capodanno e non a Natale (che si celebra il 7 gennaio).

Nelle famiglie russe questo festoso duo intrattiene i più piccoli, e spesso chiede loro di recitare una breve poesia in piedi su una seggiola in cambio di dolciumi. Solitamente a mascherarsi sono mamma e papà ed il divertimento è assicurato. Infatti per definire le diverse fasi della vita, i russi sono soliti dire: "Prima si crede a Ded Moroz; poi non si crede più a Ded Moroz, e infine si diventa Ded Moroz".

Esiste poi in Russia una tradizione che è quella dell'albero di Capodanno (Novogodnaja elka) la quale venne ripristinata come simbolo laico della festività a partire dal 1935. Ricordate poi che il presepe non è una tradizione russa: Gesù viene rappresentato soltanto nell'arte delle Icone ed un evento importante come quello della sua nascita non viene riprodotto.

Qualora vi capitasse di guardare la televisione russa durante le feste di Capodanno, sicuramente in qualche canale potreste assistere ad un film cult sovietico del 1975 dal titolo "Per ironia del destino" che ancora oggi fa appassionare i telespettatori russi. Zhenja Lukashin, il protagonista di questo film, ha in programma di festeggiare il Capodanno con la sua fidanzata a Mosca. Tuttavia, per rispettare un rituale ormai consolidato, deve prima andare alla sauna con gli amici. Finisce però con l'ubriacarsi insieme a loro e si ritrova su un volo per Leningrado. In preda ai fumi dell'alcol dice al tassista di portarlo alla Terza via dei Costruttori dove abita a Mosca. Neanche a farlo apposta il palazzo che si trova nella omonima via di Leningrado è del tutto identico a quello in cui vive a Mosca e la sua chiave entra perfettamente nella serratura. Zhenja s'introduce nell'appartamento e crolla sul letto addormentato. Verrà svegliato dall'ignara Nadia che lì invece vive. I due finiranno con l'innamorarsi l'uno dell'altro.

Passiamo alle tradizioni di Capodanno a tavola. In Russia il Capodanno è una festa di famiglia per eccellenza, in occasione della quale anche chi abita lontano si mette in viaggio per condividere la cena con i propri cari. Il Capodanno non è Capodanno in Russia senza le insalate. Non si allude però a dietetiche insalate verdi, ma a veri capolavori culinari annegati nella maionese. Ogni russo consuma in media 2 chili e mezzo di maionese all'anno e sulle tavole imbandite delle feste la maionese impera. L'insalata Olivier (quella che in Occidente è chiamata "insalata russa"), viene tradizionalmente preparata con maionese, patate, carote, cetrioli, piselli, uova, pollo o prosciutto. Il Capodanno non può essere un vero Capodanno senza una insalata Olivier in tavola.

A tavola poi troverete anche la "seledka pod shuboj" (aringa in pelliccia), un'insalata a strati con aringa, patate, carote, barbabietole, cipolle e maionese. Le barbabietole danno all'insalata un colore rosso purpureo.

Una caratteristica di ogni tavola russa di Capodanno che si rispetti è la presenza dei mandarini. Con ogni probabilità la tradizione dei mandarini risale all'epoca di Nicola II. Tuttavia, dopo essere stata interrotta in epoca sovietica a causa delle difficoltà di coltivare e importare i mandarini, è stata ripristinata negli anni '70 ed in quegli anni gli agrumi giungevano dalla Repubblica di Abcasia, dove raggiungevano la perfetta maturazione proprio nel mese di dicembre.

Per brindare all'Anno Nuovo non esiste nulla di più russo che lo champagne ed il caviale e sono una componente imprescindibile della tradizione del Capodanno. Lo champagne di solito è il tipo "Sovetskoe", lo champagne sovietico. La denominazione è proprio questa "champagne sovietico" ed è dovuta ad una risoluzione del Politburo del 28 luglio 1936, che in una riunione, con la partecipazione personale di Stalin, i Commissari del Popolo dell'URSS e del Comitato centrale del PCUS bolscevico deliberarono sulla produzione di "champagne sovietico".

Durante l'Unione Sovietica circolava una storia divertente a proposito dello spumante. Il Ministro dell'industria alimentare si recò da Stalin con la lista delle aziende che si erano distinte e che avrebbero dovuto essere premiate alla manifestazione successiva. Tra le altre nella lista c'era un'azienda vinicola. Il Ministro spiegò che durante l'Unione Sovietica e in particolare nel dopoguerra, lo spumante era diventato veramente la bevanda del popolo. Stalin si meravigliò moltissimo di questo fatto, a lui non piaceva il sapore acre del vino. Ovviamente si fece in modo di sopperire immediatamente a una tale mancanza. Fu così che apparve lo spumante dolce e semi-dolce. Il caviale, solitamente rosso, viene servito sul pane imburrato. Nel momento del brindisi esprimete un desiderio: è tradizione!

Esiste poi un appuntamento irrinunciabile e mi riferisco all'appuntamento con il nostro presidente Putin. Si tratta di un messaggio pre-registrato con cui il Presidente riassume l'anno che è ormai agli sgoccioli e augura ai russi buone feste e buon anno nuovo. Molti russi ascoltano il discorso nel pomeriggio, con ore di anticipo rispetto alla mezzanotte: ciò è possibile perché alcune zone del Paese sono sette ore in avanti rispetto a Mosca. Tuttavia, l'abitudine di accendere il televisore dieci minuti prima di mezzanotte persiste e quindi i russi in qualsiasi parte del mondo si trovino, si sintonizzano per ascoltare gli auguri del nostro Presidente per l'anno nuovo. Quando il discorso è concluso le campane della Torre dell'Orologio (Torre Spasskaja) sulla Piazza Rossa suonano per un minuto intero e tra le note dell'inno nazionale i fuochi d'artificio scintillano nel cielo e il Nuovo Anno ha ufficialmente inizio.

Qualora la notte di Capodanno vi trovaste a Mosca, non potete mancare all'appuntamento sulla Piazza Rossa. Infatti qui, sfidando le temperature gelide che talvolta raggiungono anche i -25°, si riuniscono migliaia di moscoviti che attendono l'arrivo della mezzanotte per un brindisi a base di vodka. Uno spettacolo pirotecnico illumina il Cremlino e la Cattedrale di San Basilio dando inizio al nuovo anno.

Il Capodanno a Mosca è anticipato dal "Festival delle notti di dicembre", l'evento annuale che propone balletti, concerti e prime teatrali ed anima il centro della città da metà dicembre ad inizio gennaio. Per questo, organizzare una vacanza a dicembre a Mosca può rivelarsi un'ottima idea vacanza; estendendo la permanenza fino al 6 gennaio è possibile assistere anche ai riti del Natale Ortodosso che si festeggia il giorno 7 gennaio.

Sempre a Mosca, nel centro città, in Via Petrovka viene allestita una grandissima pista di pattinaggio con uno straordinario ghiaccio rosso, ma è possibile pattinare in qualsiasi parte della città in quanto in ogni quartiere sono allestite numerose piste di pattinaggio. Davvero affascinante è poi la pista di pattinaggio allestita sulla Piazza Rossa. Nel Parco Sokolniki viene allestito uno scivolo di ghiaccio dell'altezza di 14 metri dove potete effettuare discese mozzafiato su piccoli gommoni.

Oggi è difficile immaginare la festa di Capodanno in Russia senza neve e abete (новогодняя ёлка - Novogodnjaja jolka). Ma alcuni secoli fa, un albero sempreverde non era un simbolo del nuovo anno, e la festa stessa era celebrata in Russia a settembre.

La tradizione di decorare l'albero è nota sin dalle leggende celtiche. Gli antichi slavi invece di un abete decoravano una quercia o una betulla.

In Europa, la tradizione di celebrare il nuovo anno con un albero verde e decorato è iniziata in Germania con l'antica leggenda tedesca di alberi che fioriscono magnificamente durante il freddo invernale. Ben presto, la decorazione degli alberi fu abbinata al Natale e divenne di moda e si diffuse in molti Paesi europei, tanto che nella maggior parte dei Paesi è chiamato per l'appunto "albero di Natale". Al fine di evitare la massiccia deforestazione, nel XIX secolo in Germania si iniziò a decorare un abete rosso artificiale.

In Russia, la tradizione di Capodanno arrivò alla vigilia del 1700, durante il regno di Pietro I (Pietro il Grande), il quale diede ordine di passare al nuovo calendario (dalla nascita di Cristo) dal 1° gennaio 1700 e di celebrare il nuovo anno il 1° gennaio invece del 1° settembre.1

Dopo la morte di Pietro il Grande, le prescrizioni furono conservate solo in relazione alla decorazione delle locande dove ci si recava a bere. Queste locande continuavano a decorare gli alberi prima del nuovo anno e quindi questi alberi identificarono poi per anni le taverne.

Il primo albero di Natale pubblico in Russia, fu installato nell'edificio della stazione ferroviaria Ekaterininskij (ora Mosca) a San Pietroburgo solo nel 1852.

In momenti diversi, gli alberi di Natale sono stati decorati in diversi modi: prima con frutti, fiori vivi e artificiali, per creare l'effetto di un albero in fiore. Più tardi le decorazioni furono basate su coni dorati, scatole con sorprese, dolci, noci e candele natalizie accese. Ben presto furono aggiunti giocattoli fatti a mano: bambini e adulti li ricavarono da cera, cartone, cotone e lamina. Ed alla fine del XIX° secolo, le candele elettriche vennero a sostituire le candele di cera.

Durante la Prima Guerra Mondiale, l'imperatore Nicola II dichiarò la tradizione natalizia "nemica". Dopo la Rivoluzione d'Ottobre, il divieto fu revocato, ma nel 1926 il governo abolì di nuovo la tradizione dell'abete natalizio, considerandola borghese, clericale e anti-sovietica.

Nel 1935, uno dei vertici del Partito Comunista, Pavel Petrovič Postišev, propose di tornare alla celebrazione dell'albero di Capodanno, non in quanto albero di Natale bensì come simbolo del Capodanno. Postišev rivolgendosi a Stalin disse: "Compagno Stalin, oggi noi lo condanniamo, ma sarebbe una buona tradizione tornare a celebrare l'albero di Capodanno. Alla gente piacerebbe e soprattutto porterebbe gioia nei bambini". Stalin sostenne l'iniziativa e disse a Postišev: "Parla alla stampa riferendo di una proposta di restituire l'albero di Capodanno ai bambini, e che il governo la sosterrà". Postišev parlò alla Pravda e subito altri giornali raccolsero l'idea.

Solo nel 1938, un enorme albero di 15 metri con diecimila ornamenti e giocattoli apparve a Mosca, nella Sala delle Colonne della Casa dei Sindacati. Iniziò così ad affermarsi l'usanza di decorare ogni anno alberi chiamati "alberi di Capodanno".

Negli anni '60, l'albero di Capodanno divenne un'usanza familiare e amato da ogni famiglia russa. E la sua decorazione costituita da palle di vetro, giocattoli e ghirlande di carta, rappresentava una delle principali cerimonie familiari.

Dal 1976, l'albero situato nel Palazzo del Cremlino di Stato è diventato il principale albero di Capodanno del Paese.

Dal dicembre 1996 riprese la tradizione di allestire un albero decorato nelle festività di Capodanno nella Piazza Rossa. L'albero di Capodanno del Cremlino viene scelto secondo determinati standard: l'albero deve essere di buona qualità, deve resistere a basse temperature ed essere in grado di sopportare ingenti di quantità di neve stando in piedi senza cadere per almeno tre settimane, avere un tronco liscio e rami soffici. Inoltre, non ci devono essere muschi e licheni sul tronco, deve avere circa 100 anni d'età e deve essere alto non meno di 30 metri di ed avere un diametro non inferiore a 0,6 metri.

Insomma non mi rimane che augurarvi Buon Anno.

С Новым годом! (si pronuncia "S'nòvim gòdam!")

Luca Leonardo D’Agostini

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