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Dimostrare 4 numero

Editoriale


Nel primo numero del nuovo anno della rivista DIMOSTRARE, il tema guida è quello di un fenomeno sempre più rilevante: le truffe online, comprese quelle romantiche.

Oggi le intrusioni nei siti aziendali e in quelli istituzionali, le frodi ai consumatori, le truffe romantiche, provocano danni per miliardi di euro ogni anno, poiché sia bande criminali organizzate che hacker isolati sono ormai ben consapevoli delle modalità da attuare per generare ingenti profitti illeciti. L'Internet Crime Complaint Center dell’FBI, riceve ogni anno più di 300 mila denunce da parte dei consumatori vittime di truffe online e di truffe romantiche. Il report redatto nel 2018 dall’Internet Crime Complaint Center riporta che negli Stati Uniti, nel corso dell’anno 2017, sono state effettuate 351.936 denunce, quasi mille al giorno. Le tipologie di truffe segnalate con maggiore frequenza riguardano mancate consegne di merci acquistate, estorsioni, violazioni dei dati personali, truffe relative a investimenti finanziari, truffe romantiche, violazioni di account di posta elettronica.

Le truffe online rappresentano il reato con il maggior tasso di crescita nel Regno Unito, con circa tre milioni e duecentocinquantamila vittime ogni anno e un valore di 3,6 miliardi di sterline.

A livello globale, ogni giorno sono inviate oltre 29 miliardi di e-mail di spam e si stima che il tasso di virus/e-mail sia di 1 su 196, e le e-mail di phishing 1 su 392. È probabile che, data la dipendenza dalla tecnologia nella nostra vita quotidiana, questi numeri e queste tendenze aumentino nel breve-medio termine, almeno fino a quando non si svilupperanno strategie adeguate alla sicurezza online. Occorre comunque considerare che le naturali debolezze umane, unite alla prospettiva di facili affari, guadagni e rendite, rendono molte di queste truffe troppo allettanti per resistervi.

In Italia e negli altri paesi europei, le cifre sono sensibilmente minori, ma comunque parliamo di truffe per volumi d’affari miliardari. Ma solo una piccola percentuale delle denunce dei consumatori finisce per essere sottoposta a indagini istituzionali, poiché i budget, le risorse strutturali e di personale delle varie forze dell’ordine locali, sono concentrate per fornire priorità ad altre questioni, come terrorismo, controspionaggio, corruzione, ordine pubblico. Le forze dell'ordine locali, altresì sono spesso prive della giurisdizione e delle risorse necessarie per perseguire frodi online che si estendono in più paesi e continenti.

La più grande rapina in banca della storia si stava per verificare nel luglio 2020, quando gli hacker sono riusciti ad entrare nei sistemi IT della Banca del Bangladesh, violando il sistema di messaggistica di trasferimento monetario globale SWIFT e portando avanti una serie di prelievi che dovevano raggiungere la cifra di 950 milioni di dollari. Solo una casualità, un refuso, un banale errore di ortografia ha insospettito un dipendente scrupoloso che ha fatto saltare una parte della rapina. Gli hacker, infatti, sono comunque riusciti ad appropriarsi di 81 milioni di dollari.

Le frodi su internet solitamente coinvolgono personaggi fittizi e identità rubate. Anche quando si sospetta una frode, può essere difficile per le vittime separare i fatti dalla finzione.

I passaggi tipici delle indagini sulle frodi online sono i seguenti:

- l'indagine inizia esaminando la narrativa degli eventi e la cronologia del programma, per confermare se esistono prove sostanziali di frode e per documentare l'entità delle perdite finanziarie.

- Quindi l'indagine procede per determinare la vera identità e l'ubicazione delle parti responsabili della frode.

- Una volta che la localizzazione è stata effettuata con successo, viene condotta una due diligence per sviluppare informazioni rilevanti sui loro precedenti, comprese le indagini sulla storia criminale dell’autore o degli autori del reato, al fine di individuare il loro coinvolgimento con frodi precedenti.

- Questi risultati sono riassunti dettagliatamente in un rapporto di indagine formale, supportato da prove documentali.

- Al completamento del rapporto di indagine, si esaminano i potenziali passi successivi per tentare di ottenere la restituzione dei fondi dei clienti.

- Infine si procede con la notifica alle forze dell'ordine e all’autorità giudiziaria per l’instaurazione di controversie civili e penali.

Particolarmente frequenti sono le cosiddette truffe romantiche e sentimentali. Sempre più persone si rivolgono a siti di incontri nella speranza di trovare amore e compagnia. Uno studio del Pew Research Center ha rivelato che quasi il 60% degli adulti statunitensi considera gli appuntamenti online un buon modo per incontrare persone e spesso addirittura trovare l’anima gemella. Lo stesso studio afferma che le persone di età pari o superiore ai 50 anni, rappresentano gli utenti con il maggior tasso di crescita nella registrazione dei siti destinati agli incontri sentimentali. Ma cercare la felicità romantica online può essere molto pericoloso. La rete è piena di truffatori desiderosi di trarre vantaggio dalle debolezze dei cuori solitari.

Le truffe sentimentali funzionano in questo modo: ti registri su un sito di incontri, crei il tuo profilo. Imbatti in un profilo attraente: la persona in cui ti sei imbattuto, uomo o donna che sia, è bella, intelligente, interessante e simpatica. Questo potenziale compagno/a afferma di vivere in un'altra parte del paese, o di essere iper impegnato per affari o sempre più spesso perché afferma di appartenere ai servizi segreti. Ma lui o lei, sembra innamorato e desideroso di conoscerti meglio e ti suggerisce di spostare la tua relazione su un canale privato come l'e-mail o un'app di chat. Per settimane o mesi ti senti sempre più vicino. Pianifichi di incontrarti di persona, ma al tuo nuovo “amore” succede sempre qualche imprevisto. Quindi ricevi una richiesta urgente. C'è un'emergenza (un problema medico, suo o di un suo caro, talvolta una crisi lavorativa) e il tuo partner online ha bisogno che tu trasferisca denaro rapidamente. Lui o lei prometterà di ripagarlo, ma non accadrà mai. Invece, il truffatore continuerà a chiedere di più fino a quando non ti renderai finalmente conto di essere stato truffato.

Negli anni passati, in sinergia con investigatori privati statunitensi e sudafricani, mi capitò di prendere parte a un’indagine internazionale riguardo una truffa sentimentale avvenuta negli Stati Uniti. Poco dopo aver incontrato in un sito di incontri online un uomo d'affari italo-americano residente in Florida, una donna del Wisconsin, vittima di un’infatuazione avvenuta in chat, accettò di fornire all’uomo una serie di prestiti per finanziare la sua impresa di perforazione petrolifera. Il suo esborso totale fu superiore ai 250 mila dollari. La sua decisione di finanziamento non era basata esclusivamente sul fascino dell’uomo conosciuto online e sulla fiducia che costui si era guadagnato. La donna aveva svolto alcuni accertamenti, ma erano accertamenti superficiali, i soli che lei poteva effettuare autonomamente. Aveva visitato il sito web dell'azienda nel quale era indicato che quell’uomo ricopriva la carica di CEO, nel quale erano riportate altre sue credenziali, comprese le copie dei contratti per i diritti di perforazione al largo delle coste del Sud Africa. In alcune videotelefonate, l’uomo mostrava di parlare dalla sua villa con piscina a Orlando (Florida) e in altre videotelefonate, mostrava di essere collegato dal suo attico romano con vista sul Colosseo.

La donna, convintasi dell’affidabilità dell’uomo, elargì i suoi prestiti. Dopo mesi di comunicazione tramite telefono, e-mail e Skype, i due concordarono il loro primo incontro di persona. Ma “l'uomo d'affari” non si presentò. E ciò avvenne anche in occasione dei successivi appuntamenti concordati. Sospettando di essere vittima di una frode online, si rivolse a un investigatore privato statunitense per cercare di recuperare il suo investimento e chiese un’indagine per identificare l’autore della truffa.

L’investigatore privato statunitense, mi contattò per fornirgli supporto nelle indagini in Italia e contemporaneamente contattò anche un investigatore sudafricano.

Le indagini svolte in sinergia negli Stati Uniti, In Italia e in Sud Africa, evidenziarono che l'uomo d'affari e la sua attività non esistevano. Erano identità false create da una banda criminale organizzata operante a Malta e composta da cittadini italiani, sudafricani e statunitensi. Contattammo, altresì, i dipartimenti antifrode delle istituzioni finanziarie coinvolte nei trasferimenti di fondi e alla fine fummo in grado di garantire un recupero parziale dell'investimento effettuato dalla nostra cliente.

Sarò crudele e spietato, ma forse una spiegazione al sempre più crescente numero di vittime delle truffe online, si può ritrovare nella frase pronunciata da Totò nel film “Tototruffa”: “Lo so, dovrei lavorare invece di cercare dei fessi da imbrogliare, ma non posso, perché nella vita ci sono più fessi che datori di lavoro”. Allora, talvolta sarebbe utile ricordare la frase di Luis Sepùlveda: “Il mondo è stato e sarà una porcheria. Perciò impariamo a muoverci con il portafoglio fra i denti e il culo bene attaccato al muro.” Senza farne una malattia che sfocia nella paranoia, ma un po' di buon senso certamente aiuta e aiuterà sempre.

Luca Leonardo D’Agostini

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